Dodici giorni sono trascorsi dal terribile naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio e ogni giorno che passa accende sempre di più i riflettori sulla vicenda con l’aggiornamento del numero dei morti, ulteriori dettagli sulle manovre effettuate quel tragico 13 gennaio,  particolari minuziosi sulle tecniche di aspirazione del carburante. Un’attenzione mediatica destinata a non spegnersi ancora per molti giorni e che questa sera troverà ampio spazio in una nuova puntata di “Porta a Porta”, il programma condotto da Bruno Vespa in onda su Rai Uno alle 23,10.

Le testimonianze dei sopravvissuti Durante la puntata ampio spazio sarà dedicato alle testimonianze e alle storie dei sopravvissuti tra cui quella di Marco Giunti, 25enne senese, membro dell’equipaggio della Costa Concordia.  Qualche giorno dopo il naufragio Giunti aveva raccontato gli attimi di paura vissuti sulla Concordia sulle pagine della Nazione di Siena: «Mi sono diretto verso la master station, il punto di ritrovo fissato in caso di emergenza per passeggeri ed equipaggio e c’era già il personale che raccomandava tranquillità – ha detto alla giornalista Katiuscia Vaselli -. Una comunicazione interfono aveva spiegato che si era verificato un problema al motore ma che nel giro di pochi minuti tutto sarebbe stato a posto. Ho seguito tutte le regole che ci insegnano , ho dato tranquillità ai passeggeri che mi facevano domande , ho mantenuto al calma anche quando la nave si è inclinata sempre di più. Davvero lì ho avuto paura ed erano scene da Titanic: gente che urlava, ci saltava sopra, si spingeva per salire sulle lance…L’unica differenza con il Titanic è stata la vicinanza alal costa e la maggiore speranza di salvarsi» .

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