FIRENZE – La gara del trasporto pubblico locale della Toscana resta valida. Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello di Mobit nei confronti della sentenza della Tar sul bando, vinto da Autolinee Toscane.

I motivi di ricorso, ritenuti infondati ed in parte inammissibili, riguardavano essenzialmente gli adeguamenti del corrispettivo per il tempo trascorso oltre agli adeguamenti oggettivi intervenuti sui servizi di trasporto sempre in conseguenza del lungo periodo intercorso rispetto alla presentazione delle offerte a luglio 2015, trattandosi peraltro di modifiche, come mette in rilievo la stessa sentenza, già intervenute in fase del contratto intercorso con i gestori storici del servizio, allora raggruppati in One scarl.

A ciò si è aggiunto l’ulteriore elemento di perturbazione rappresentato dalla pandemia, che ha alterato gli equilibri di tutte le aziende di TPL, tanto da spingere il governo centrale ad emanare norme e fondi appositi per i mancati ricavi registrati nel periodo emergenziale e di cui tutti i gestori hanno beneficiato. Anche riguardo a tale aspetto il contratto non poteva non tenerne conto con norme specifiche, essendo intervenuta la sua stipula ad agosto 2020.

“Dopo la sentenza del giugno 2021 che ha decretato la legittimità dell’aggiudicazione – ha detto l’assessore regionale Stefano Baccelli -, ora un ulteriore passaggio anche su questo  aspetto della gara regionale. E finalmente la chiusura di un  contenzioso durato 7 anni”.

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