Foto blog Donatella Cinelli Colombini

MONTALCINO – Si è spenta all’età di 92 anni, nella sua casa di Montalcino (Siena), Francesca Colombini Cinelli, una delle prime e più intraprendenti produttrici del Brunello, figura di spicco dell’imprenditoria enologica italiana, pioniera del vino al femminile.

A darne l’annuncio, la figlia Donatella Cinelli Colombini, che ha affidato ad un lungo testo sul suo blog, il ricordo della mamma. Originaria di Modena, il soggiorno a Montalcino si interruppe nel dopoguerra con una lunga residenza a Firenze, dove frequentò l’Istitut Français di Firenze. Viveva nella “Casa di Boccacio” dove si è sposata con Fausto Cinelli nell’autunno del 1952, prima del trasferimento a Siena. Fu in quegli anni che iniziò a lavorare alla Fattoria dei Barbi. La ricerca di alternative all’agricoltura mezzadrile del passato fu un’impresa che Giovanni e Francesca Cinelli Colombini vissero insieme con fatica, tenacia e creatività. Furono loro a gettare le basi dell’azienda attuale trasformando le piccole attività di cantina, caseificio, salumeria e ristorazione, nel prototipo dell’attuale agricoltura polifunzionale.

Dopo la morte del marito Fausto Cinelli, nel 1976, Francesca Cinelli Colombini ha guidato la Fattoria dei Barbi da sola per oltre 20 anni. E’ stata protagonista di uno dei primi atti di nascita del ‘turismo del vino’ con l’apertura al pubblica della cantina dei Barbi negli anni ’50. Il passaggio generazionale vede i figli Stefano Cinelli Colombini guidare la Fattoria dei Barbi e Donatella Cinelli Colombini ‘Casato Prime Donne’, sede dell’omonimo premio, a Montalcino, e la Fattoria del Colle a Trequanda (Siena), a sua volta fondatrice del Movimento del Turismo del Vino nel 1993.

“Francesca Cinelli Colombini è stata tra le artefici del successo del Brunello di Montalcino in Italia e nel mondo. Giustamente considerata “la signora del Brunello” e pioniera dell’enologia, ha contribuito con generosa dedizione all’affermazione e alla crescita identitaria e qualitativa del Brunello, elevandolo a brand enologico territoriale attraverso una comunicazione innovativa e di valore”. Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci. “Siamo certi – conclude il presidente Bindocci – che Donatella e Stefano, con le loro rispettive aziende “Casato Prime Donne” e “Fattoria dei Barbi”, sapranno proseguire e valorizzare ulteriormente la straordinaria storia iniziata con Francesca Cinelli Colombini”.

Articolo precedenteL’ordinanza di Giani: tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina negli aeroporti toscani. “Ci siamo già passati, giusto prevenire”
Articolo successivo‘I Separabili’ ai Rinnovati alza il sipario 2023 dei Teatri di Siena