Trasportava un carico di pesce di dubbia provenienza e in condizioni igieniche non idonee, destinato probabilmente alla Romania. Un rumeno di 28anni è stato multato per 3mila euro dalla Polizia Stradale che lo ha fermato sull’autostrada A/1. Gli agenti hanno richiesto l’intervento del Servizio Veterinario della Asl.

Nessuna info sulla tracciabilità In seguito a controlli è emerso che secondo la documentazione in possesso del 28enne il pesce era stato pescato nel lago Trasimeno ma da un’ulteriore verifica con la Ausl umbra, sono invece risultate mancanti tutte le informazioni relative alla tracciabilità del prodotto. Il furgone conteneva pesci di varie pezzature, disposti all’interno di contenitori di polistirolo privi di coperchio, in pessime condizioni igieniche e con etichette e diciture non riconducibili ai pesci contenuti. Sia le scatole che le etichette erano infatti riferite a salmoni. La mancanza di coperchio faceva sì che acqua e sangue cadessero dalle scatole e andassero a contaminare i pesci sottostanti, fino a defluire fuori dal furgone. Il ghiaccio non era presente in quantità idonea alla conservazione. I pesci più grossi, che non entravano dentro le scatole, erano stati eviscerati e lasciati senza contenitore a contatto con le pareti del furgone. L’automezzo con il carico è stato, quindi, scortato dagli operatori del Servizio Veterinario e da una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle all’ impianto Aisa di San Zeno dove il carico è stato smaltito.

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