Empoli si candida come “città pilota” per la ripresa delle attività didattiche in classe. E’ la proposta che il sindaco, e responsabile welfare della segreteria nazionale del Pd, Brenda Barnini, avanzerà nelle prossime ore con una comunicazione ufficiale al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il modello Empoli «La scuola deve essere il punto di partenza nella strategia di riapertura del Paese – scrive Barnini su Facebook – è stata la prima a chiudere e sembra sarà l’ultima a riaprire, con nel mezzo solo la didattica a distanza. Non va bene e non basta. Scegliamo un territorio dove poter sperimentare qualcosa di più, utilizzando gli spazi comuni degli edifici scolastici per rispettare le distanze, sfruttando tutta la giornata per poter far entrare gruppi più piccoli di bambini». Il sindaco propone «screening a gruppi di insegnanti, educatori e famiglie che rientrano nella sperimentazione, senza lasciar fuori i nidi e la scuola dell’infanzia, magari privilegiando le attività all’aria aperta e ricreando dei micro ambienti in termini numerici».

Mettere in campo proposte e azioni «Non credo si possa solo aspettare settembre – ha spiegato il sindaco di Empoli – ma che sia necessario mettere in campo fin da subito, come si sta facendo per il comparto produttivo, una serie di proposte e approfondimenti ispirate alla necessità di innovare spazi, metodi e strumenti didattici. Lo dico chiaramente, a scanso di equivoci, non si torna a scuola a Empoli prima che da qualche altra parte. La mia idea sta nel proporre il nostro territorio come luogo di una sperimentazione, nella volontà che da qui si possa alzare una voce che contribuisce a far fare un passo in avanti».

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